Amilina nei disturbi neurologici e metabolici

 

 

ROBERTO COLONNA

 

 

NOTE E NOTIZIE - Anno XXII – 15 marzo 2025.

Testi pubblicati sul sito www.brainmindlife.org della Società Nazionale di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). Oltre a notizie o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società, la sezione “note e notizie” presenta settimanalmente lavori neuroscientifici selezionati fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori riviste e il cui argomento è oggetto di studio dei soci componenti lo staff dei recensori della Commissione Scientifica della Società.

 

 

[Tipologia del testo: RECENSIONE]

 

L’amilina, nota soprattutto come ormone peptidico implicato nella sazietà e nel controllo della quantità di cibo da assumere, è secreta dalle cellule β delle isole pancreatiche e detta IAPP (islet amyloid polypeptide), ma in quantità minori è prodotta anche dai neuroni, dai gangli spinali e dal tratto gastroenterico. Numerosi studi hanno rivelato che i pazienti affetti da deficit cognitivo e da diabete mellito tipo 2 (T2DM) presentano depositi di IAPP nel cervello, nel pancreas e nei vasi sanguigni. Altri studi hanno rilevato e dimostrato in modo convincente che l’amilina o IAPP esercita un ruolo neuroprotettivo nei confronti dei processi neurodegenerativi che causano la malattia di Alzheimer e anche verso altre cause di deficit cognitivo.

Tahir Muhammad e colleghi, grazie a una rassegna analitica e ben condotta dei maggiori studi su questa molecola, fanno il punto delle conoscenze e deducono dalle acquisizioni più recenti alcune interessanti conclusioni.

(Muhammad T. et al., The role of amylin, a gut-brain axis hormone, in metabolic and neurological disorders. FASEB BioAdvances 7 (3): e1480, 2025 – Epub ahead of print doi: 10.1096/fba.2024-00151, 2025).

La provenienza degli autori è la seguente: Molecular Neuropsychiatry & Development (MiND) Lab Campbell Family Mental Health Research Institute, Centre for Addiction and Mental Health Toronto, Ontario (Canada); Institute of Medical Science, University of Toronto, Toronto, Ontario (Canada); Department of Biochemistry and Microbiology University of Victoria, Victoria, British Columbia (Canada); Department of Pharmacology and Toxicology University of Toronto, Toronto, Ontario (Canada); Campbell Family Mental Health Research Institute Centre for Addiction and Mental Health, Toronto, Ontario (Canada); Department of Psychiatry, University of Toronto, Toronto, Ontario (Canada).

Tahir Muhammad e colleghi, coordinati da John Vincent, si sono prefissi lo scopo di fornire informazioni recenti circa i ruoli fisiopatologici dell’amilina IAPP nei disturbi neurologici e metabolici, e valutare il suo potenziale in un’ottica di intervento terapeutico farmacologico. Sono presentati studi della IAPP preclinici e clinici e, dunque, su modelli animali e sull’uomo. I ricercatori hanno discusso la struttura dell’amilina, i suoi recettori, le sue funzioni fisiologiche nel metabolismo, nella sazietà, nell’adiposità, nell’obesità e nell’encefalo.

Hanno poi affrontato i suoi ruoli in condizioni patologiche. In particolare, hanno discusso i meccanismi implicanti amilina in sindromi e malattie metaboliche e neurologiche, quali: diabete mellito, obesità patologica, cisti ovariche, patologia ossea, neurodegenerazione, sindromi cerebrovascolari, depressione, disturbi da assunzione di alcool e epilessia.

È utile leggere questa rassegna commentata, soprattutto perché fornisce informazioni sul procedere della ricerca sui ruoli di IAPP e dei suoi recettori nella razione di cibo quotidiano da assumere, nell’omeostasi energetica, nella regolazione del metabolismo del glucosio, nella genesi dello stato di sazietà, oltre che nella caratterizzazione di differenti ruoli nelle malattie neurologiche e metaboliche e come potenziale bersaglio per l’azione di farmaci.

Da questa rassegna emerge anche che l’impiego dei roditori iper-esprimenti la IAPP umana nei modelli di neurodegenerazione potrebbe aiutare a scoprire potenzialità terapeutiche ancora ignote per disturbi neurologici.

 

L’autore della nota ringrazia la dottoressa Isabella Floriani per la correzione della bozza e invita alla lettura delle recensioni di argomento connesso che appaiono nella sezione “NOTE E NOTIZIE” del sito (utilizzare il motore interno nella pagina “CERCA”).

 

Roberto Colonna

BM&L-15 marzo 2025

www.brainmindlife.org

 

 

 

 

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